Carissimi, domenica 15 novembre 2020, si celebra la IV Giornata Mondiale dei Poveri.
Il momento storico in cui ci troviamo, con le sue tante limitazioni materiali, fisiche e psicologiche, ci suggerisce di vivere questo importante appuntamento della Chiesa Universale solo a livello parrocchiale.
Lo faremo in due modi: in primo luogo attraverso la preghiera liturgica domenicale dove saremo chiamati a ribadire a noi stessi che i poveri hanno piena cittadinanza all’interno della Chiesa, comunità dei Poveri di Jahvè. Ogni comunità parrocchiale cercherà di evidenziare nelle celebrazioni eucaristiche questo aspetto.
In secondo luogo, sarebbe bello esprimere, attraverso una raccolta economica, la vicinanza di tutte le nostre parrocchie ai nuovi poveri che la pandemia ha creato e sta ancora creando.
Sapete che la Chiesa reatina nel pieno della prima ondata si è resa vicina in tanti modi ad un numero considerevole di vecchi e nuovi fratelli in gravi difficoltà. Vorremmo continuare a farlo anche in questa seconda ondata, che però ci auguriamo meno pesante della prima. Vorrei comunque ricordare a tutti che la nostra Chiesa non si ricorda dei poveri solo in questa giornata ma, con i suoi tanti servizi e progetti, cerca davvero di tendere la sua mano quotidianamente.
Certamente è un tempo di crisi in cui le disuguaglianze sociali si stanno amplificando. Aumentano le povertà non solo economiche ma anche quelle relazionali e di aiuto. Come in ogni crisi, anche in questa, si può uscire o più solidali o con più egoismo.
Allo Spirito del Signore chiediamo Grazia e Misericordia per fortificare e vivificare la nostra vocazione cristiana nel servizio delle nostre comunità a partire delle persone più deboli.
Un caro saluto a tutti.
Don Fabrizio Borrello, direttore di Caritas Diocesana