Nella mattinata di martedì 11 giugno si è svolta presso la struttura dell’Rsa San Raffaele in Borbona un’assemblea pubblica dal titolo “Praticare solidarietà” che ha visto intervenire, oltre al prof. Natale Santucci, direttore medico della San Raffaele spa, il vescovo della diocesi di Rieti, Domenico Pompili, il sindaco di Borbona, Maria Antonietta Di Gaspare, Oscar Capobianco, Segretario Nazionale Uilp, Mina Cipolloni, Segretaria Nazionale Spi Cgil e Patrizia Volponi, Segretaria Nazionale Fnp Cisl, sul tema degli anziani, in particolare su un territorio colpito da eventi naturali di particolare entità quali i sismi del 2016 e 2017.
Dopo un primo momento in cui i partecipanti hanno potuto visitare la struttura, in particolare la palestra corredata dalle nuove apparecchiature elettromedicali, si è proceduto alla benedizione del pulmino attrezzato con pedana per portatori di handicap, donato dalle federazioni dei pensionati Spi – Fnp – Uilp, durante la quale il vescovo Domenico ha citato il brano in cui l’evangelista Matteo mette a confronto l’ascolto della Parola e il metterla in pratica con la solidità di una casa costruita sulla roccia che, nonostante l’abbattersi di eventi naturali impetuosi, non crolla perché è solida e sicura, al contrario di chi ascolta la Parola e non la mette in pratica che è come uno che costruisce la casa sulla sabbia e alla prima tempesta va giù e non ne rimangono che macerie.
Come pastore di una diocesi che si è trovata a fronteggiare la devastante situazione del terremoto, il Vescovo, nel suo intervento, ha sottolineato l’importanza del ruolo svolto dall’RSA di Borbona fin dalle prime ore del dopo sisma, durante le quali la struttura è stata un faro che ha dato risposta a tanti problemi urgenti, ma anche il suo essere un luogo in cui tessere il fondamentale dialogo tra generazioni. «Grazie all’azione della Caritas – ha detto ancora il vescovo Domenico – abbiamo voluto essere presenti su tutto il territorio e quindi anche all’interno dell’Rsa San Raffaele, perché è il luogo in cui coltivare una stretta relazione tra le comunità, gli anziani e il luogo dove questi vivono».
A seguire l’intervento del sindaco di Borbona che, visibilmente commossa, ha manifestato la sua profonda soddisfazione per quella che ha definito come la più grande scommessa amministrativa del comune da lei guidato. Finanziata già nel 1999, ci sono voluti 15 anni per portare a termine e mettere in funzione la struttura che si è dimostrata sicura e all’avanguardia nel momento del terremoto. «L’importante, ora – ha detto ancora il sindaco – è decidere dove vogliamo andare e quale storia si vuole scrivere su questi territori, è fondamentale far rimanere unite le varie comunità attraverso piccoli passi di apertura verso gli altri territori, per poter avere quel futuro di cui abbiamo diritto».
Quindi i contributi di Mina Cipolloni e Patrizia Volponi che hanno posto l’accento sul ruolo svolto nel post terremoto dalle associazioni sindacali, di sostegno materiale e di servizio dato alla popolazione, aiutando le attività a rimettersi in piedi e stimolando in loro la voglia di lottare perché i propri paesi non siano abbandonati. Un impegno volto a riportare le persone al loro quotidiano per ridare colore ai sogni e alle speranze sbiadite dagli eventi sismici. «La solidarietà deve svilupparsi attraverso la vicinanza alle comunità – dice ancora Mina Cipolloni – e gli anziani ne rappresentano una risorsa fondamentale, sono la storia del nostro paese che può aiutarci a costruire un futuro migliore, anche con le loro fragilità».
È Patrizia Volponi a chiudere gli interventi ponendo l’attenzione sulla necessità di permettere una vita dignitosa agli anziani, garantendo l’accesso ai servizi sanitari anche presso le strutture residenziali. Si è umani se si è solidali, ricordando sempre che «gli anziani siamo noi tra poco».
A chiusura della mattinata il sindaco e i suoi collaboratori, vicesindaco e assessori, hanno voluto omaggiare di un attestato i rappresentanti dei sindacati, il vescovo, la Caritas, ma anche il territorio rappresentato da proloco e centro giovanile di Borbona, sempre molto attivi nella comunità e con un’attenzione particolare rivolta agli ospiti dell’Rsa San Raffaele.