Un’occasione importante

La formazione professionale riveste un ruolo chiave per i richiedenti asilo e i rifugiati poiché mira da un lato al miglioramento delle competenze linguistiche, dall’altro alla qualificazione, riqualificazione, aggiornamento e specializzazione, cercando di valorizzare, compatibilmente con le esigenze del mercato locale, le esperienze pregresse del lavoratore.

La formazione è un diritto-dovere: il diritto è legato alle necessità di conoscenza, di uso delle competenze di base, di partecipazione sociale, per poter raggiungere gli obiettivi di felicità e libertà che ogni persona umana vuole raggiungere. Il dovere è ugualmente legato all’obbligo di essere informati, competenti e consapevoli delle proprie azioni, per costruirsi una vita autonoma e contribuire attivamente alla società a cui si appartiene.

La formazione professionale, l’istruzione e l’orientamento lavorativo costituiscono principi cardini per Il Samaritano della Caritas diocesana, nella gestione del Sistema di Accoglienza e Integrazione (Sai). Lo scopo è quello di accompagnare l’uscita dei beneficiari dal sistema di accoglienza, attraverso la valorizzazione di percorsi che ne favoriscano una reale integrazione e di prevenire fenomeni di sfruttamento lavorativo ed esclusione sociale.

Dal 3 maggio al 1 luglio Il Samaritano ha ospitato presso la propria sede di via Sant’Agnese 26 un corso di “operatore di magazzino”, promosso dall’Impresa sociale Enaip nell’ambito del progetto Perla, finanziato dal Fondo Asilo, Migrazioni e Integrazione, della durata di 80 ore, che ha visto la partecipazione di otto rifugiati.

Il corso prevedeva lezioni di lingua italiana per il lavoro, la gestione degli spazi attrezzati del magazzino, movimentazione e stoccaggio merci, la sicurezza nei luoghi di lavoro e l’orientamento alla ricerca attiva dell’occupazione.
Oltre alle lezioni in aula, sono state svolte diverse visite presso aziende del territorio, una delle quali è avvenuta presso la Lombardini Kohler Engines.

Per i ragazzi è stato molto entusiasmante visitare una azienda multinazionale e soprattutto è stata bellissima l’accoglienza che è stata riservata loro dai responsabili e dal personale aziendale. Dopo essere stati ricevuti in sala conferenze con il saluto di benvenuto da parte del direttore del personale, ai beneficiari del progetto Sai è stata presentata l’azienda. Quindi i ragazzi visitato il reparto di produzione e il magazzino.
Il direttore del personale ha spiegato quanto sia importante per l’azienda il valore dell’integrazione e alle sue parole sono seguiti i fatti: l’azienda ha infatti proposto ai due migliori del corso di magazziniere un’esperienza di tirocinio in azienda della durata di tre mesi.
Il 19 luglio hanno iniziato il percorso di formazione in azienda Mamadou, di nazionalità senegalese, e Hasan, di nazionalità afghana.

Auguri ai due giovani per il percorso di formazione e un ringraziamento all’azienda che ha creduto nell’impegno dei ragazzi e nel progetto.

di Antonella Liorni, da Frontiera n.29 del 30 luglio 2021

Dove trovare «Frontiera»

«Frontiera» si può acquistare nelle edicole della città (una copia 2 euro) o ricevere in abbonamento postale. Per sottoscrivere o rinnovare l’abbonamento occorre versare 35 euro sul conto corrente postale 10 51 57 44 22 intestato a Progetto Missione IS scrivendo “Abbonamento Frontiera” nella causale e specificando nome, cognome, codice fiscale e indirizzo di consegna. Dopo aver svolto l’operazione all’Ufficio Postale è possibile inviare la ricevuta via Whatsapp al numero 351 871 5052 per velocizzare l’inserimento nell’elenco abbonati e ricevere la prima edizione disponibile. In alternativa è possibile effettuare il versamento tramite bonifico bancario: l’Iban è IT 06 R 07601 14600 001051574422. Il giornale può essere letto anche tramite computer e dispositivi mobili scaricando l’app “Frontiera” da Google Play e Apple App Store.